Artrocentesi della mandibola

A cosa serve ? 

L’artrocentesi della mandibola è una tecnica chirurgica ambulatoriale mini- invasiva volta a restituire al disco articolare la sua normale mobilità , riducendo significativamente o addirittura eliminando completamente il dolore ed eventuali rumori e crepitii  presenti nel  paziente con disfunzione temporomandibolare.


In cosa consiste l’Artrocentesi mandibolare ? 

L’artrocentesi della mandibola consiste nel lavaggio dell'articolazione temporomandibolare (ATM) con soluzione fisiologica sterile . Una volta terminato il lavaggio, si procede all'inserimento di acido ialuronico sale.

Come avviene ? da chi viene eseguita?  che strumenti si utilizzano?

Questo trattamento viene eseguito presso il Poliambulatorio Belfiore da personale qualificato , nel nostro caso dal Dott.Renato Pagani Medico Chirurgo Odontoiatra e specialista in Chirurgia maxillofacciale. Si procede con l’utilizzo dell'anestesia locale ad utilizzo odontoiatrico tramite piccole iniezioni, ciò per rendere l'intera procedura completamente indolore per il paziente. La procedura di lavaggio mandibolare si esegue con l'introduzione nella cavità articolare di due aghi, uno per l'entrata del liquido di lavaggio e uno per l’uscita dello stesso . 


A chi è riservata l’Artrocentesi della mandibola ? 

L’artrocentesi è un tipo di terapia riservata a specifici casi selezionati, specialmente in quei casi in cui è presente una dislocazione del disco articolare o un disco articolare con delle aderenze alla struttura ossea, che compromettono la normale funzionalità e la circolazione del liquido sinoviale. La riparazione a livello articolare, infatti, avviene grazie al liquido sinoviale, che lubrifica le giunzioni nutrendo i tessuti non vascolarizzati, proprio come nel caso dell’articolazione temporomandibolare.


Quali sono i problemi più comuni che fanno optare il professionista a procedere con l'artrocentesi mandibolare ?

I casi più comuni che suggeriscono al professionista di procedere con questa pratica sono :


  • Il blocco articolare acuto , ovvero quando il paziente non riesce più ad aprire la bocca


  • Dolore, quando i movimenti della mandibola causano dolore nella zona auricolare


  • Rumore articolare, ovvero quando il paziente avverte rumore fastidioso percepibile all’orecchio nei movimenti della bocca , ad esempio durante uno sbadiglio o quando si sta masticando . 

    

In tutti questi casi solitamente il paziente che quindi lamenta tali fastidi, ha spesso un liquido sinoviale infiammato.


E’ una tecnica pericolosa ? Ha delle controindicazioni ?

No , si tratta di  una procedura rapida e sicura, senza rischi di effetti collaterali dovuti a farmaci, in quanto si utilizza solamente acqua sterile ed acido ialuronico, oltre alla comune anestesia locale nella sede di iniezione ( l’anestesia è la stessa che viene utilizzata dall’odontoiatra quando ci si sottopone ad otturazioni dentali ) .


Che risultati si ottengono ? 

L’artrocentesi mandibolare ha una buona percentuale di successi seppur temporanei, in primis  per quanto riguarda l'apertura della bocca e i rumori articolari, in particolare nelle patologie non croniche. Può essere ripetuta più volte nel corso della vita di un paziente, per cui rappresenta spesso la terapia di scelta per molte persone che vi si sottopongono in occasione del riacutizzarsi , solitamente ogni 2-3 anni, della propria patologia articolare. Il rapporto costi-benefici è molto favorevole in quanto, come accennato in precedenza, risolve la sintomatologia dolorosa nel 90% dei pazienti. 


Questa tecnica da risultati permanenti ? 

Come già detto descritto sopra , l’artrocentesi mandibolare ha un efficacia temporanea e non è in grado di ristabilire la microarchitettura dell’articolazione , quindi solitamente ogni 2 o 3 anni , al riacutizzarsi della patologia articolare si ripete il trattamento .